lunedì 10 maggio 2010

Rassegna Stampa

Personalmente, sono sempre stato attratto da luoghi come Ferrara. Una città piccola, con un centro storico schietto e facilmente attraversabile a piedi o in bicicletta, eppure abbagliata dalle luci dell’enorme polo chimico a così breve distanza dall’abitato. Una facciata che nasconde in realtà un lato nascosto, dunque. Qualcosa di buio, di misterioso, che merita di essere raccontato. E questo è proprio ciò che fa l’Astolfi nel suo primo lavoro, edito dalla piccola ma brillante La Carmelina: utilizzare la periferia, i suoi due “grattacieli” e i vicoli stretti del centro come ambientazione per una serie di racconti inanellati fra loro, che rivelano proprio questa “dark side”, tra pensionati stanchi della vita che meditano il suicidio (Giuanin), badanti moldave in cerca di vendetta e ultras della Spal dediti al teppismo. Ogni storia si incastra in quella successiva, creando un piccolo ma tuttavia variegato microcosmo di un’attualità disarmante, in cui potremmo estensivamente e senza fatica riconoscere tutto il nostro Nordest.

Marco Meneghetti da: http://www.sugarpulp.it/critica/libri/palude

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